FAY DAVIS

Fay Davis - Copia - Copia tagliato - Copia

Il cielo di gennaio ci porta una stella schiva, poco visibile, una stella famosa ma di cui si conosce poco, una stella che forse ha reso le commedie di Shakespeare più belle! Parlano di lei ..e brevemente solo  centinaia trafiletti di giornali che riportano il suo nome e i suoi spettacoli…  la sua data di nascità è incerta, così come la sua città di origine .. Ho trovato un’articolo  di un giornalista americano  Wayne E. Reilly “Stage actress Fay Davis’ Maine roots divulged” pubblicato il 12 gennaio 2004 in tutte le edizioni del Bangor Daily News, che ha provato a tracciare il movimento di questa stella e che riporto fedelmente:

<< La storia di Fay Davis, la ragazza di Houlton che divenne una delle attrici più importanti delle epoche vittoriana ed edoardiana, secondo il suo necrologio sul The New York Times, è così notevole che è sorprendente che oggi non sia meglio conosciuta. Non avevo mai sentito parlare di lei fino a quando non ho trovato una storia nel  Bangor Daily News scritta un secolo fa, quando Mainers stava scoprendo questa superstar inglese proveniente da una regione di frontiera dello stato, dove gli anziani erano ancora normalmente indicati come “pionieri “.

“Miss Fay Davis è una ragazza del Maine, nata a Houlton, e  15 o più anni fa, era solita fare visite prolungate e frequenti con gli amici in questa città”, ha scritto il giornalista per The News. “Quando risiedeva a Bangor ella era non meglio conosciuta di una qualsiasi  altra ragazza intelligente e popolare nella società. Ora è una delle più famose attrici del palcoscenico di lingua inglese “.

Fay Davis aveva allora 34 o 35 anni. Era ancora nubile e al culmine della sua carriera, non toccata dalla grande tragedia che sarebbe entrata nella sua vita qualche anno dopo. Per ricostruire la sua storia, ho trovato indagando io stesso una grande varietà di fonti vaghe, inclusi alcuni dei  190 accenni a lei nel New York Times, apparso nella prima metà del secolo scorso. I risultati sono insoddisfacenti. Forse qualche lettore sa dove c’è più materiale?

Perché, per l’appunto,  Fay Davis fa l’ incredibile salto da Houlton a Boston a Londra? Una cosa è chiara: aveva un grande talento, un bel pò di fascino personale e tanta fortuna.

Davis era nata nel 1868 o 1869 a Houlton, sebbene il suo necrologio sul New York Times collochi  l’evento a Boston come fa anche un sito Web, collegato alla Emory University, su attori shakespeariani. Io scommetto per Houlton, perché questo è il luogo indicato da Lewis C. Strang, un autore contemporaneo che ha intervistato la sorella di Davis per il suo libro, “Attrici odierne famose “, pubblicato nel 1899, prima che Davis recitasse negli Stati Uniti. Ed è anche il luogo indicato da Cora Putnam, autrice di una storia di Houlton che riporta molti dettagli sulle relazioni della famiglia Davis in questa città e nella zona di Bangor.

Suo nonno materno possedeva lo Snell Hose, un famoso vecchio hotel di Houlton. Suo padre, Asa Davis, un veterano della Guerra Civile che ha prestato servizio in una prigione della Confederazione, era il figliastro della signora Eben Woodbury. Eben era una commerciante di Houlton, direttrice di un ufficio postale, e politico repubblicano membro dell’assemblea legislativa.

Davis si trasferì con la famiglia a Boston nel 1881, dove a causa del suo successo nelle recite della scuola prese lezioni di dizione da insegnanti ragguardevoli. Ben presto il Reverendo Minot J. Savage, un ben noto sacerdote della Chiesa Unitaria, la prese sotto la sua ala, garantendo i suoi ingaggi in circoli che forse altrimenti le sarebbero stati interdetti. La folla dei suoi spettatori annoverò Madame Lillian Nordica, la stella dell’opera di Farmington, e alcuni altri notabili che le aprirono le porte quando arrivò a Londra.

Nel 1895, Fay andò in Inghilterra per un periodo di riposo con la sorella dopo un tour particolarmente faticoso di recitazioni con Madame Lillian Nordica all’ American lyceum platform. A Londra era stata invitata per intrattenere gli amici del pittore inglese Felix Moscheles con la lettura, e colpì talmente i suoi ascoltatori che fu invitata a esibirsi per uno spettacolo di beneficienza al Criterion Theatre, dove fu vista dal direttore, Sir Charles Wyndham. Lui la invitò poi  ad recitare in una delle sue opere.

“Prima che lo spettacolo iniziasse, era praticamente sconosciuta alla critica e al pubblico. Quando si  concluse, il teatro stava risuonando con le sue lodi, e il giorno dopo era l’oggetto della conversazione di tutta Londra “, secondo Strang, autore di numerosi libri sulle celebrità del teatro.

Fu portata a New York City a recitare nel 1902 dal direttore teatrale Charles Frohman, noto alla stampa come “il Napoleone del dramma.” Qualche anno più tardi egli morì a bordo del Lusitania.

 “Il palcoscenico americano ha guadagnato un’attrice di prima qualità,”  così tanto entusiasmò il critico teatrale del New York Times John Corbin.

Davis recitò nei grandi drammi del tempo, molti di loro a lungo dimenticati. Tra questi “Il prigioniero di Zenda” e “Man and Superman.” Era anche una celebre attrice shakespeariana, interpretando ruoli da protagonista in opere come “Come vi piace” e “Molto rumore per nulla.” In età avanzata sposò Gerald Lawrence, anche lui attore shakespeariano, e ebbero una figlia.

Recitò anche in almeno un insuccesso, “La casa della gioia,” portando l’autore Edith Wharton a ipotizzare che non era più possibile produrre una commedia di costume sul  palcoscenico americano.

Ma fu in Inghilterra, che Davis raggiunse la sua più grande fama. La regina Vittoria addirittura  le “ordinò” di esibirsi al Castello di Windsor, secondo Cora Putnam, e il suo necrologio sul New York Times ci racconta che era una delle attrici favorite  dal figlio della regina Vittoria, re Edoardo VII.

La vita personale della Davis era  in gran parte vacua  nelle fonti che sono stato in grado di trovare. Poiché il suo lavoro si svolgeva in Inghilterra e poiché ella si rifiutava di parlare con la stampa, almeno a partire dal 1903, c’è poco di registrato sul suo carattere, almeno in questo paese. Inoltre, allora la stampa non si abbandonava allo stesso livello di gossip come fa oggi.

Ma il 6 luglio 1930, la tragedia colpì la famiglia Lawrence-Davis. La loro figlia ventiduenne, Margery, fu colpita a morte dal marito sposato un anno prima, Eardley Cotterill, un ingegnere di 24 anni, che era appena tornato da un viaggio in Africa, il quale dopo l’omicidio rivolse la pistola contro se stesso. L’omicidio-suicidio ebbe luogo pochi istanti dopo che Cotterill era tornato dal suo viaggio, aveva prima incontrato tutta la famiglia e poi era entrato in un’altra stanza per parlare con sua moglie, dopo  avvenne il misfatto secondo la breve notizia del New York Times.

 Fay Davis continuò a recitare per altri tre anni, e morì nel 1945 in Inghilterra>>.

(Wayne E. Reilly Special to Bangor Daily News)

Un’ epilogo drammatico per questa stella dal sorriso un pò triste … ma che torna, a  70 anni dalla sua morte a brillare ancora un pochino tra le pagine del WEB.

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 Un formato Cabinet del fotografo inglese Alfred Ellis autografata da Fay Davis nel 1898.

33 comments

  1. Che chicca! Grazie Domenico! Sai quanto ami questo genere di reportage e quanto ami I talenti del passato che cerco ostinatamente anche su You Tube! Un personaggio speciale la Fay Davis! Stupendo, veramente stupendo.

    Pensa che conosco molto bene il Maine… ho vissuto in zona di confine, nel New Brunswick, per un po’! E all’inizio degli anni ’80 era ancora un luogo ‘da pionieri’, insomma… quasi…

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  2. Vedo solo ora questo bel post, perché, non so per quale ragione, Word Press non me l’ha segnalato, neppure nel reader. Interessante come sempre – complimenti, Domenicom e grazie per le belle chicche che ci regali. 🙂

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    1. Grazie a te Sandro per la visita su questo mio blog che non curo da qualche anno… mi piacerebbe ritornare a scrivere qui… ma ogni post richiede un lavoro di ricerca e traduzione dei testi che richiede tempo. Attualmente il mio tempo si è ristretto ma non è detto che non tornerò qui perché mi piace sempre guardare un cielo stellato. 🙂

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  3. Che bella lei e che meraviglia il tuo tributo al suo talento e alla sua storia, io amo tantissimo le vicende delle attrici del passato, hanno un fascino tutto speciale!
    La foto poi è veramente notevole, un’autentica diva. Spero proprio che tu torni presto a scrivere di queste stelle lontane. Buona serata Domenico, a presto!

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    1. Grazie per le tue belle parole. Questo é un blog che avevo iniziato tempo fa… ma il lavoro di ricerca è impegnativo e per motivi di tempo non ho più scritto… ma prima o poi tornerò a farlo. Buona serata anche a te cara Sabina!

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