ADELINA PATTI

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Come non si può non vedere una così brillante e luminosa stella. Adelina Patti  nasce a Madrid l’8 aprile 1843 da genitori italiani, precisamente dal tenore catanese Salvatore Patti  e dal soprano romano Caterina Chiesa Barilli. Figlia d’arte non poteva deludere e infatti l’ultimogenita di questa superba coppia di cantanti diventa una stella di prima grandezza..  uno dei più grandi soprani del mondo.

Debutta già all’età di 8 anni al Tripler Hall di New York, cantando la “Swiss eco song” di Eckert  anche se la sua carriera operistica inizia il 24 novembre 1859 all’Academy of Music Opera House di New York, con  l’interpretazione di Lucia di Lammermoor di Donizetti. In quest’opera conquista la critica. Conclusa la stagione a New York  Adelina Patti si reca a Londra e viene ingaggiata al Covent Garden Theatre dove esplode nel ruolo di Amina nella Sonnambula di Vincenzo Bellini il 14 maggio 1861.  Il suo successo non ha confini e la sua fama cresce, si esibisce in Germania, in Belgio, e nell’autunno del 1861 è di nuovo Amina al Théatre Italien di Parigi. Debutta in Italia al Teatro Regio di Torino nella stagione operistica 1865-1866, ancora come Amina ne “La Sonnambula”  e come Rosina  ne “il barbiere di Siviglia”.

Nel  1862 si esibisce alla Casa Bianca cantando “Home Sweet Home”  di J. Howard Payne  commuovendo Abramo Lincoln e la First Lady in lutto per la perdita del loro figlio William Wallace Lincoln avvenuta il 20 febbraio 1862. La Patti rimane molto legata a questo brano e diviene uno dei più frequenti bis ai suoi concerti.

Nel 1868 canta durante i solenni funerali nella Chiesa della Trinité di Parigi del compositore Gioachino Rossini.

Nel  1876 al Wiener Staatsoper è Valentine ne “Gli Ugonotti”e Rosina ne “Il barbiere di Siviglia”.

Nel 1877 al Teatro alla Scala è Violetta ne “La traviata” e nel 1888 “Aida”.

Nel 1877 ancora al Teatro La Fenice di Venezia nel 1877 è Violetta Valery ne “La traviata”, Rosina ne “Il barbiere di Siviglia” e Margherita in “Faust”.

Nel 1881 è Gilda nella prima rappresentazione nella Salle Garnier del Théâtre du Casino di Montecarlo di “Rigoletto”.

Frotte di spettatori ormai fanno la fila per vederla e sentirla… da San Pietroburgo a San Francisco.. da Buenos Aires a Milano ..da Parigi a Venezia!  Le teste coronate di tutta Europa fanno a gara per avere la sua attenzione tra questi Napoleone III, Guglielmo I di Prussia, Francesco Giuseppe d’Austria e Alessandro II di Russia. Non solo la nobiltà europea rende omaggio ad Adelina Patti anche la cultura internazionale  le tesse gli elogi:  il russo Lev Tolstoj,  l’americano Hanry james, il francese Théophille Gautier e l’rlandese Oscar Wilde, che rimane folgorato dalla figura di Adelina tanto da menzionarla nel suo romanzo “Il ritratto di Dorian Gray”:

Chapter 8.

“Dorian, you mustn’t let this thing get on your nerves. You must come and dine with me, and afterwards we will look in at the opera. It is a Patti night, and everybody will be there. You can come to my sister’s box. She has got some smart women with her.”

Chapter 9.

“My dear Basil, how do I know?” murmured Dorian Gray, sipping some pale-yellow wine from a delicate, gold-beaded bubble of Venetian glass and looking dreadfully bored. “I was at the opera. You should have come on there. I met Lady Gwendolen, Harry’s sister, for the first time. We were in her box. She is perfectly charming; and Patti sang divinely”.

Adelina Patti  guadagna ancora encomi dai compositori come Rossini, Verdi, Meyerber, Auber, Berliotz e  lodi da critici, rinomati per esser spietati e duri con gli artisti, come Eduard Hanslick  e George Bernard Shaw. La supremazia della Patti nell’universo canoro  di questo periodo viene riconosciuta anche dalle sue colleghe  tanto cha la cantante Jenny Lind dice “There is only one Niagara, and there is only one Patti”.

Ma oltre ad esser brava Adelina Patti ha anche uno spiccato senso degli affari, infatti nel corso della sua carriera ha guadagnato più di qualsiasi altro cantante prima di lei tanto che una volta, in uno dei suoi tanti tour americani, quando le fu rimproverato di guadagnare in una notte più del Presidente degli Stati Uniti in un anno lei replicò << Bene! Fatelo cantare!>>

La Patti non è dotata di una voce potente ma ha acquisito sin da giovane una tecnica straordinaria e la sua voce  è limpida, di  straordinaria estensione e agilità e con un superbo timbro.   Nel 1905 accetta di registrare la sua voce  con la Gramophone e Typewriter Company, ma lo fa nel  suntuoso castello di sua proprietà presso Craig-y-Nos, in Galles dove si  ritira già dal 1903.

Grazie a  ciò ora ci ritroviamo il patrimonio della sua voce che possiamo ascoltare e sentire vibrare. Una melodia che proviene da lontano .. ma forte.. vivace…  come il brillare bianco di Sirio!

Adelina Patti 2 - Copia Banner

Adelina Patti da bambina presumibilmente 1851-1853

Carta da Visita di Fotografo sconosciuto

Adelina Patti 1 - Copia Banner

Adelina Patti – Carta da Visita Studio Reutlinger

Adelina Patti 3 - Copia Banner  Cartoncino Reutlinger

Adelina Patti

Carta da Visita Studio Charles Reutlinger

15 comments

  1. Che storia interessante. Soprattutto mi colpisce l’entusiasmo che si scatenava, a quei tempi, nei confronti di veri talenti artistici che agivano sulle emozioni, come la musica può fare. Certo anche oggi accade – la musica pop! – ma a “quei tempi” era l’Opera la musica per tutti. Altri livelli!

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    1. Grazie del commento Dafne. Le rivalità e il successo in tutti gli ambiti ci sono sempre stati, noi siamo portati a pensare che solamente nel presente succedono fatti di proporzioni enormi. Adelina Patti è considerata una delle cantanti che ha guadagnato di più nella storia del canto.. è paragonabile a Madonna dei giorni nostri come reddito! Considera che si ritira dalle scene nei primi anni del 900 nel suo castello in Galles!! Anche prima queste residenze non costavano poco!
      Quindi cara Dafne come vedi.. il mondo non è poi così cambiato 🙂
      Ciao

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